caccia al cinghiale

La caccia al cinghiale
La squadra di caccia Garetto-Lavaiano vanta origini lontane nel tempo.
Correva l'anno 1947 quando un gruppo di cacciatori residenti a Garetto diede origine ad una delle prime squadre di cinghialai delle nostre zone.
Tra questi ci piace ricordare:
- Renato Tempesti, capocaccia ed ottimo addestratore di cani.
- Gino Bracaloni, esperto tracciatore ed addestratore.
- Gino Gherardi, padre di Carlo attuale capo squadra che, all'età di 76 anni, è ancora uno dei migliori addestratori di cani ed instancabile camminatore.
Citiamo ancora Cesare Tempesti, Alberto Tempesti, Baldo Salvoni, Loriano Vannucci e Vasco Tempesti.
Tra i "giovani" ricordiamo Averardo Minuti, figura ancor oggi importante che per anni ha avuto la responsabilità di Capocaccia, ed ancora Enzo Tempesti che con Alfiero Tempesti ebbero un importante ruolo l'uno come collaboratore, l'altro come Canaro e Capocaccia.
La fama della squadra di caccia del Garetto si diffuse rapidamente in provincia tanto che nel 1968 vennero invitati ad organizzare battute di caccia al cinghiale, nella tenuta di San Rossore, nel periodo della presidenza Saragat.
Nel 1991 arriva ad irrobustirne i ranghi un gruppo di entusiasti cacciatori di Lavaiano che ancora oggi, ben inseriti, contribuiscono a mantenere alta la fama della squadra che da allora si chiama Garetto-Lavaiano.
Ci piace ricordare il grande contributo, umano e di conoscenze, che diede in quel periodo Marino Salvadori.

La Caccia. Si comincia all'alba, i "tracciatori" ispezionano i vari terreni di caccia alla ricerca di segnali che consentano di capire gli spostamenti notturni degli animali e localizzare i gruppi più consistenti. In mancanza di tracce certe ci si affida ai cani che completano il lavoro.
Nel frattempo, alle 8 di mattina, inizia il raduno dei cacciatori che partecipano alla battuta e che vengono inscritti nell'apposito registro, fornito dalla ATC provinciale, ove vengono anche segnalati gli abbattimenti di animali. TUTTE le persone che sono nella zona di caccia DEVONO indossare l'apposito giubbetto color arancio. La caccia vera e propria inizia con il posizionamento nelle poste dei cacciatori, operazione cruciale per il buon risultato della giornata. Ora i canari prendono posizione e cercano di indirizzare le mute dei cani in maniera da spingere il cinghiale verso le poste. Lavoro duro ed in questo sono aiutati dagli "Scaccioni" che, con grandi urla e spari a salve, contribuiscono ad indirizzare gli animali. Gli uomini alle poste fanno il loro lavoro ed alla fine, dopo aver "sistemato" le prede, tutti nella Baracca a parlare ancora di caccia e consumare un giusto, lauto pranzo.
Firmato: La Squadra di caccia Garetto-Lavaiano.

Ringrazio gli amici che mi hanno aiutato per questo articolo, mi rimane un dubbio su una parola che sento spesso pronunciare ma che nel testo non è citata, ma cosa sono i "PADELLATORI"???
Un ringraziamento per le immagini storiche che mi hanno inviato gli amici della sagra del cinghiale di Chianni.
Visitate il sito www.sagradelcinghialechianni.it
Saluti da Fabio Beconcini




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